Banksy ‘Vote to Love’ – Sotheby’s ha da poco annunciato che Vote to Love di Banksy sarà messo all’asta il prossimo 11 febbraio.
Dopo lo scherzetto che aveva visto il Dipinto Balloon Girl, Banksy tornerà nella prestigiosa casa d’aste londinese Sotheby’s con un altro suo lavoro.
Si tratta del Dipinto Vote to Love, realizzato dallo street artist Banksy nel giugno 2018 e presentato con il nome di Bryan S Gaakman, anagramma dello pseudonimo scelto dall’artista (Banksy Anagram)
Vote to Love fu inviato in occasione del 250° Anniversario dell’Esibizione Estiva alla Royal Academy di Londra.
Il Quadro, rispedito al mittente senza neppure uno stralcio di spiegazione dal coordinatore della mostra Grayson Perry, si è rivelato un’Opera d’Arte di Banksy solo pochi mesi dopo.
Lo stesso Grayson Perry ha infatti contattato il misterioso Street Artist, chiedendogli di inviare qualcosa per la Mostra.
Banksy ha così deciso di inviargli proprio Vote to Love per uscire allo scoperto e dimostrare così che si trattava di un‘Opera di Banksy.
Naturalmente il Dipinto è stato esposto in galleria solo pochi giorni dopo che il coordinatore l’aveva ricevuto.
L’Opera d’Arte Vote to Love di Banksy vedrà una base d’asta di 500.000 sterline, proprio come era accaduto lo scorso 6 giugno per il Dipinto Girl with Balloon di Banksy.
Tutti ricorderanno però cosa avvenne subito dopo l’aggiudicazione per oltre un milione di sterline.
I precedenti: l’Opera di Banksy Balloon Girl si autodistrusse dopo l’aggiudicazione
La tela Balloon Girl di Banksy iniziò ad autodistruggersi sotto gli occhi allibiti dei presenti, scivolando verso il basso e fuoriuscendo dalla cornice ridotta in piccole striscioline.
Sotheby’s, commentando l’accaduto, affermò che si fosse trattato della prima Opera d’Arte realizzata durante un’asta, mentre sui profili social del noto quanto sconosciuto artista apparve la foto del dipinto Balloon Girl accompagnata dalla frase “Going, going, gone…..” (stà andando, stà andando, andato….), oltre ad una spiegazione dettagliata del meccanismo da lui stesso collocato all’interno della cornice.
Banksy ha proseguito poi citando una famosa frase di Picasso “Anche l’urgenza di distruggere è un’urgenza creativa”
L’impressione che Banksy si trovasse in sala durante l’asta, ed avesse così avuto modo di innescare il meccanismo di autodistruzione del Dipinto, è stata rafforzata dalla testimonianza di alcuni presenti, che avevano notato un misterioso signore, con cappello, barba ed occhiali scuri.
Di fatto l’autodistruzione parziale non ha affatto diminuito il valore del Quadro Balloon Girl di Banksy, che con la sua immagine di una Bambina con palloncino rosso era un chiaro invito a non perdere mai i sogni e l’innocenza, ma anzi ha addirittura aumentato il valore dell’Opera d’Arte.
Da quella volta nessun altro Quadro di Banksy è più apparso nella casa d’aste di Sotheby’s, fino ad ora.
Inevitabile la tensione di questi giorni, in cui sono davvero in molti a chiedersi “cosa succederà?”
Un’altra Opera d’Arte di Banksy (anch’essa con l’immagine di un palloncino rosso) farà ancora parlare di se in un’asta di Sotheby’s?
E se anche tutti coloro che saranno presenti durante l’asta del Dipinto Vote to Love di Banksy saranno forse attenti a guardarsi intorno, alla ricerca di qualche misterioso signore, magari con barba, cappello e occhiali scuri, siamo certi che nel momento in cui il battitore dichiarerà ufficialmente assegnato il dipinto, tutti tratterranno il fiato.
Con Vote To Love Bansky lancia un Messaggio sulla Brexit
Il Dipinto Vote to Love di Banksy che tra pochi giorni sarà battuto all’asta da Sotheby’s è in realtà un messaggio sulla Brexit.
Ispirato al Manifesto propagandistico del referendum tenutosi in Gran Bretagna il 23 giugno 2016, che nella versione originale citava “Vote to Leave” come invito a votare per uscire dall’Unione Europea, vede nell’Opera di Banksy le due lettere E ed A di Leave coperte da un palloncino rosso a forma di cuore, che trasforma il messaggio in Vote to Love.
Ma anche lo stesso Vote to Love di Banksy è una beffa che l’artista ha voluto fare per smascherare l’ipocrisia che aveva portato la Royal Academy a rifiutare un Dipinto di un autore sconosciuto per poi esporre immediatamente quello stesso Quadro non appena saputo che si trattava di un’Opera d’Arte di Banksy.
Banksy ci avrà di nuovo riservato una eclatante sorpresa? Non ci rimane che attendere l’11 febbraio per scoprirlo.